Il giardino di Izumi Ogino

Il giardino di Izumi Ogino

di Valentina Maria Marchioni

Recentemente ha ritirato a Taormina il prestigioso “Tao Award 2016” , il premio che, per la moda, celebra l’impegno delle maison nel portare avanti i valori del Made in Italy. Ennesima conferma della duplice identità di questa vera signora giapponese della moda italiana. Lei è Izumi Ogino, creative director della maison Anteprima, marchio che incarna la raffinata mondanità di una donna intelligente, sicura di sé, femminile e attraente.

Da sempre le collezioni di Izumi esprimono la sua grande passione per la creatività e per un lusso sobrio, dal gusto pulito e raffinato ma che, come lei non ama essere racchiuso all’interno di definizioni e confini culturali prestabiliti. Popdam l’ha incontrata all’interno di un immaginario giardino segreto ricco di fiori, semplici e profumati simboli di femminilità spesso presenti all’interno delle collezioni Anteprima…

Gli elementi floreali sono spesso presenti all’interno delle collezioni Anteprima. I gerani hanno rappresentato le collezioni della maison FW15, fiori molto comuni ma molto forti, le rose stilizzate, simbolo di una moderna femminilità hanno adornato la collezione FW16. Il fiore è indubbiamente un simbolo di femminilità. Ma in che modo, i fiori hanno accompagnato e accompagnano l’evoluzione del brand?

I fiori rappresentano le donne. Tutte dovremmo sempre essere eleganti, aggraziate e piene di forza. Come I fiori. Questi sono anche I valori che il brand Anteprima sposa fin dalle sue origini e queste sono le caratteristiche del pubblico a cui mi rivolgo. Eleganza e forza è anche il messaggio che mando a tutte le donne del mondo e nella mia futura collezione inserirò il re dei fiori all’interno del design.. ma questo concetto non sarà limitato solo ai fiori…

Leitmotiv della collezione Spring Summer 2016 di Anteprima è un fiorire di geometrie, scacchi, trasparenze e sovrapposizioni. “come un cactus che sboccia in delicatissimi fiori”. C’è sempre un equilibrio di energie nell’estetica e nello stile di Anteprima. Spine e fiori. Forza e delicatezza. Da dove nasce questa ricerca e a cosa è tesa?

Contrapposizioni. Credo che le contrapposizioni diano vita alle cose ordinarie. Il contrasto tra giallo, verde, viola e nero/latte nella mia collezione Fall Winter 2016 spiegano l’importanza delle contraddizioni. Questo è il segreto di come manteniamo la nostra collezione interessante.

La donna Anteprima Fall Winter 2016 è un’anima nostalgica (sono molti gli outfit che sembrano omaggiare uno stile anni ’70 e ’80), dall’indole romantica a proprio agio in un ambiente contemporaneo e che si muove su di uno sfondo dai colori ben decisi e definiti. E’ d’accordo con questa definizione?

Mi piace creare uno stile che possa definirsi nostalgico con elementi contrastanti nel mio design. Ho più feeling e mi trovo più al sicuro muovendomi stilisticamente negli anni ’70 e ’80 piuttosto che nel mondo contemporaneo

Quali elementi e suggestioni, quali artisti e esperienze hanno ispirato le sue ultime collezioni?

Viaggio molto ed in molti paesi diversi e spesso trovo spunti e ispirazione dalle persone attorno a me. Sperimentare e vivere culture diverse mi suscita diversi stati d’animo e atmosfere che infondono idee creative nei miei design. Ho spesso bisogno di partecipare a serate dove la gente è vestita in modo diverso: osservare e vivere queste occasioni mi ispira in molti modi diversi.

Lei pensa che per uno stilista muoversi sul terreno del classico, del tradizionale sia più facile e meno controverso rispetto al percorrere strade dell’ innovazione spesso caratterizzate dall’uso unisex dei capi?

Dipende dalle occasioni

Gli accessori sono articoli di punta per Anteprima. Sempre protagonisti dell’outfit e mai solo a contorno. Anzi, “la borsa” la Wirebag, è punta di diamante della maison, un capo delicato e altamente tecnico ma sempre divertente, ai limiti del surreale.
In passato ha assunto varie forme tra cui: guantone da box, pallone da calcio, profilo di cactus, ha preso le sembianze del gatto più famoso del mondo Hello Kitty e di My Melody, ha assunto la forma di un viso con accessori anni ’60, è stata panda (in varie tinte), racchetta da ping pong e pallina, chiwawa fino all’ultima capsule collection Face di Shinsuke Kawahara e tanto altro.
Insomma creatività unita ad una tecnica pura. Da cosa nasce l’idea di questa icona della maison?

Amo gli articoli lavorati a mano e artigianali, poiché penso siano tutti unici. L’idea di combinare l’artigianalità senza tempo con materiali molto high-tech, quasi futuristici è quello che ho voluto fare con la Wirebag. La borsa è un perfetto equilibrio di affidabilità, potenza e giocosità, caratteristiche che ogni donna moderna dovrebbe possedere.

C’è un aneddoto inedito che ci può svelare di questo “oggetto” unico e mutevole che non ha ancora avuto modo di raccontare?

Una volta viaggiavo in un centro di benessere in Tailandia con mio marito e ricordo di essermi portata sei Wirebags, diverse l’una dall’altra per stile e colore. Volevo essere sicura di avere la borsa giusta da abbinare con l’abito giusto per ogni occasione. Le Wirebags sono morbide e siccome si appiattiscono bene occupano poco spazio in valigia … una cosa molto pericolosa!

Restando nell’universo delle borse. Cosa non manca mai nella sua borsa?

Tre cose: il cellulare, una borsa con I trucchi e il mio passaporto.

Lei prende molta ispirazione dal design e da diverse forme d’arte come pittura, architettura d’interni, scultura, musica, danza, teatro. Penso a “Graceful Geometry” una performance nata dalla collaborazione di Anteprima con Saba. Su quale terreno di gioco dialogano queste discipline e in che modo questo incontro entra nella filosofia di Anteprima?

Le arti che più spesso mi hanno ispirato sono l’arte moderna, l’architettura e ovviamente la moda. Lo sviluppo di queste meravigliose creazioni comporta un sacco di studi approfonditi e di ricerche. Credo che il concetto di “vita” sia molto importante per tutti gli aspetti del design, poiché queste discipline devono relazionarsi sempre con ciò che accade nel mondo. Ho particolarmente apprezzato gli interni della Cathay Pacific Lounge all’aeroporto internazionale di Hong Kong allestiti da Foster + Partners. Le loro architetture massimizzano l’uso dello spazio e riprendono la filosofia di trasparenza, creazione di un luogo confortevole e rilassante per i viaggiatori. Questo tipo di architettura, arte e design, spesso mi colpisce e stimola la mia creatività.

Lei è un’imprenditrice di successo molto attenta alle nuove generazioni di talenti della moda. E’ sponsor e mentore di artisti emergenti. Ci può presentare qualche nome e spiegarci brevemente le ragioni della sua scelta?

Mi fa sempre piacere lavorare con artisti di talento, e mi piace molto percepire idee fresche e innovative dal lavoro degli artisti.
Un artista con cui lavoro spesso e che è anche amico è Shinsuke Kawahara. Shinsuke è un vecchio amico e il suo lavoro mi ha molto ispirato in modi sempre diversi. Mi piacciono molto i suoi disegni e, insieme ad Anteprima abbiamo appena lanciato una collezione: FRONTE Shinsuke Kawahara nel 2016.

Uros Mihic – ha imparato l’arte degli origami e si è appassionato alla loro storia e a quella del Giappone. Condividiamo la passione per le forme, per le geometrie, la composizione e la ricerca.  

Carlo Cossignani – le sue sculture “Disegni circa il vuoto” presenta una sinergia suggestiva tra le sue opere in metallo e Wirebags di ANTEPRIMA. Cossignani ha anche esplorato il rapporto tra spazio solido e vuoto. Molto interessante.         

Yasuhiko Tsuchida, è invece un giovane e talentuoso artista che apprezzo molto. Mi piace la sua arte in vetro, in particolare I blocchi di vetro trasparente all’interno dei quali ci sono dei cuori iniettati di rosso e lo spettacolare ponte di vetro creato per la Biennale di Venezia.

Text:
Valentina Maria Marchioni