ISTANTI DI LUOGHI – Fotografie di Ferdinando Scianna

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 di Mariateresa Cerretelli

 

Ho sempre pensato che io faccio fotografie perché il mondo è lì, non che il mondo è lì perché io ne faccia fotografie. Anche questi luoghi non mi sembra di averli cercati, li ho incontrati vivendo, e poi ho scelto alcune delle tante fotografie che in queste incontri mi sono state regalate per comporne un libro nel quale riconoscermi”. È un manifesto del pensiero di Ferdinando Scianna, uno dei più grandi maestri italiani contemporanei della fotografia, che troneggia a caratteri rossi in campo nero, sulla parete all’entrata della mostra Istanti di Luoghi, una selezione di oltre 50 foto in bianco e nero dei suoi paesaggi , come un racconto continuo dalla sua Sicilia alla Costa D’Avorio, dal cuore dell’Europa alla Russia (in corso fino a domenica 30 luglio nelle sale di Forma Meravigli a Milano). Siciliano, di Bagheria, scrittore, giornalista, critico e fotografo, Scianna dal 1987 si è dedicato al reportage, alla fotografia di moda e di pubblicità e al ritratto e il suo studio-archivio milanese raccoglie il patrimonio incomparabile della sua produzione. La fotografia è un regalo per lui e molto di più :“Ho praticato per più di 50 anni la fotografia che è una specie di incontro- rivelazione che può anche non esserlo per niente ma Robert Frank diceva Stai attento a vedere che Dio fa capolino da dietro l’angolo”.

Le sue riflessioni sul mondo dell’immagine sono sempre fulminanti, profonde e dense di una fine ironia. “Il mondo vive intorno a te e tu sei dentro questo mondo e, se stai facendo fotografia, lo sei in una maniera molto peculiare che è di grande  attenzione. Attenzione a che cosa? Attenzione allo svolgersi dei fatti. Per Cartier Bresson una fotografia è una risposta data nel momento stesso in cui ti viene posta la domanda e allora è chiaro che siccome è nello stesso preciso istante che tu dai la risposta, spesso la risposta è una stupidaggine. Però il meccanismo con cui questo procedimento avviene, è molto connesso con il tuo immaginario, con l’accumularsi delle esperienze e delle tue mitologie”.

Come per Istanti di Luoghi, Ferdinando Scianna attinge dal suo straordinario archivio per creare libri e mostre di repertorio”.

Così, una sezione dello spazio di Forma Meravigli, è riservato anche al Ritratto di un fotografo in 15 libri pubblicati e 5 mai usciti. È una splendida occasione per scorrere una collezione importante e conoscere un altro obiettivo primario di Ferdinando Scianna. “Da sempre faccio foto perché un giorno finiscano in un libro. Credo faccia parte di una specie di ossessione culturale che non si rassegna, ma neanche un poco, a una visione del gesto culturale come gesto effimero. Amo il libro perché è quella cosa in cui tu racconti cosa hai fatto, a che punto sei e verifichi con te e con gli altri se il tuo itinerario ha un senso”.

E conclude con altre perle di saggezza: “Chi tocca un libro, tocca un uomo, si dice. È l’unica immagine di futuro che le nostre illusioni sull’essere qualche cosa di più di questa cosa transeunte e impermanente che è il nostro corpo e la nostra esistenza può dare. Io sono abbastanza laico e abbastanza cinico per dire che non mi interessa la posterità; però con un libro fino ai miei nipoti posso arrivare”.

Mostra a cura di Alessandra Mauro

www. formafoto.it

 

Photographer:
Ferdinando Scianna
Special thanks to:
Alessandra Mauro - www.formafoto.it
Text:
Mariateresa Cerretelli
Press Office:
Ufficio Stampa Forma Meravigli - Laura Bianconi - stampa@formafoto.it