INTERVISTA A LADY TARIN
di Mariateresa Cerretelli Intervista a Lady Tarin PDF
VOLUPTAS, la mostra a cura di Denis Curti in programma fino al 15 ottobre alla Galleria Still di Milano, (www.stillfotografia.it), è una raccolta di ritratti al femminile, densi di seduzione e di eros, firmati da Lady Tarin.
Popdam ha intervistato la fotografa che interpreta l’eros come forza vitale e lo trasmette perfettamente attraverso la bellezza dello sguardo e del corpo di giovani donne.
Dalle tue immagini scaturisce una donna libera, sensuale e molto a suo agio nella propria nudità. Quando, come e da dove nasce questo tuo progetto personale sull’erotismo femminile?
Lady Tarin
il mio progetto è nato dieci anni fa, perché continuavo a notare l’assenza di erotismo in molte foto di nudo. Avevo notato che lo stereotipo della donna aveva sostituito l’immagine della donna stessa; non mi riconoscevo nell’immaginario in cui sono cresciuta, abitato da donne che ostentano una femminilità caricaturale…e questo mi ha aiutato a intraprendere un percorso diverso, lavorando per far emergere il soggetto ritratto anche grazie a un processo forse inevitabile d’identificazione.
Citi spesso questa frase di Pier Paolo Pasolini “Per me l’erotismo nella vita è una cosa bellissima, e anche nell’arte è un elemento che ha diritto di cittadinanza in un’opera come qualsiasi altro. L’importante è che non sia volgare. Per volgarità intendo una disposizione razzistica nell’osservare l’oggetto dell’eros. La donna come compare nei film erotici o nei fumetti erotici è vista razzisticamente come un essere inferiore e allora in questo caso è vista volgarmente e in questo caso l’eros è puramente una cosa commerciale”. Come mai ? E cos’è per te l’eros?
La definizione di Pasolini sulla volgarità è illuminante, l’intervista è di Enzo Biagi e il tono con cui Pasolini si esprime è estremamente calmo come se dicesse qualcosa di scontato mentre non lo è affatto. Lo cito spesso perché quando mi dicono che le mie foto sono erotiche senza essere volgari penso che si tratti proprio di questo, del fatto di avere un rapporto paritario con la donna che sto fotografando e non esprimo un giudizio. L’eros è amore è forza vitale. Carmelo Bene diceva che la pornografia si instaura dopo la morte di Eros, dopo la morte del desiderio.
I tuoi ritratti sono spontanei, diretti, mai posati, seducenti come se scattassi nudi di donne già consapevoli del loro potere erotico. Come scegli le tue modelle?
Scelgo delle donne e non delle modelle, donne in cui avverto un potenziale che posso tradurre in immagine. Per riuscire a tirare fuori al massimo quella naturalezza che rende la situazione sensuale e quindi verosimile. Più il soggetto è reale, forte nella sua presenza e spesso con uno sguardo diretto, più la foto per me è erotica. Lavoro molto sul set per avere una sensazione di centralità della donna, di potenza e…sembra banale ma nella società la visione della donna come accessorio è ancora molto presente.
Per i tuoi progetti di nudo usi l’analogico con una grande cura della texture. E non usi il ritocco. Puoi illustrare nel dettaglio la tua tecnica di stampa?
Nella tecnica analogica il momento più importante è la ripresa, tutto avviene sul set e, una volta finito lo shooting, resta solo da sviluppare la pellicola. Il digitale, per la sua natura virtuale, tende ad allontanarsi dalla realtà e rende necessario il lavoro di ritocco che è un passaggio obbligatorio e sposta l’attenzione su quello che avverrà dopo il servizio fotografico. Così si tende a ragionare a posteriori, come se si dovesse recuperare o aggiustare qualcosa in un secondo momento. Inoltre penso che la texture della pellicola sia più simile alla pelle, è una tecnica dotata di un supporto fisico ed è materia, proprio come la pelle.
VOLUPTAS
15 settembre | 15 ottobre
Still, Via Balilla 36, 20136 Milano
Lun – ven 9 – 13 | 14 – 18
Sabato e domenica su appuntamento
Ingresso libero
Per materiale stampa: