BLA BLA BLA … backstage di MODA

di Cinzia Cesana

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Ho sbagliato tante cose nella vita.
Dovevo fare la rockstar.”

Few years ago.Good girls at work

Qualche anno fa, due bambine nel mondo della moda, con Rachele 

Foto Graziano Ferrari

Montenapoleone

Sono stata in via Montenapoleone, non ci vado mai, o meglio, non ci vado più, mi mette Ansia, mi ricorda le giornate fitte di appuntamenti, certi piacevoli, qualcuno un po’ meno. Ma soprattutto già allora guardavo stranita le fashion victim, ricordando comunque che parte del mio stipendio era anche merito loro.
Sono andata per incontrare il mio amico 
Gianmarcocon il quale ho spartito gli anni più belli della moda. No vabbè, pensavo di essere in un incubo: in mezz’ora ho veramente visto cose che voi umani neanche potete immaginare. Non delle donne, dei pagliacci vestiti a festa. Brutte, volgari, appariscenti ma non per l’eleganza o la classe. Vi giuro, non se ne salvava una. Non usa più essere sobrie ma eleganti?
Ci metterò un po’ a smaltire quello che ho visto, la moda ti fa bella, non ridicola.

Sitting e Sfilate

Era tanto tempo che volevo dirvelo.
Il sitting delle sfilate, ossia quando le PR assegnano i posti. Pare che le poverette non ci dormano la notte. Ma perché poi. Dalla terza fila in su non conti un cazzo (scusate l’eufemismo). Ma le prime due file? Sono uguali, da trent’anni. Magari qualcuna la spostano da qui a la’, oppure qualcuna avanza e ovviamente qualcuno arretra. Ma sono sempre le stesse, da quando ho cominciato a lavorare sino ad ora. È un lavoro stare sempre in prima fila, c’è gente che si cambia in macchina. LE SCARPE! Io non ho mai amato la prima fila, le mie Converse rosse erano un pugno negli occhi in mezzo ai tacchi 12.
E poi funziona così. Davanti il direttore, dietro il vice e dietro la manovalanza: regolarmente il direttore si girava per sussurrare qualcosa al vice e tu ti sentivi immediatamente esclusa, o vittima di mobbing, sull’orlo del licenziamento.
Così, tutto uguale, soprattutto le facce.
Viziate, corteggiate, anche se ormai i giornali devono essere lanciati dagli edicolanti, sennò chi li guarda?

Origini

Ordunque é arrivato il momento di riassumere le mie origini, (molto in breve perché in realta si potrebbe scrivere un libro) e PERCHÉ VERAMENTE non posso più leggere post di sub umani che si permettono di scrivere affoghiamoli tutti. Da parte di mia madre, tre generazioni nate in Egitto, dove vivevano benissimo finché non è arrivato Nasser, a tutta la famiglia sono stati confiscati i beni, hanno fatto una valigetta, hanno chiuso la porta di casa lasciando tutto lì e….hanno preso una barca per venire in Italia.
Da parte di mio padre, nato a Smirne, mezzo turco e mezzo spagnolo, ebreo, stessa sorte: prima dalla Turchia all’Egitto, sempre IN BARCA, e poi anche lui dall’Egitto all’ Italia, dopo aver perso il lavoro, aver perso tutto, è arrivato a Milano a 43 anni con tutto da ricominciare. Oh certo, hanno “rubato” posti di lavoro, si sono fatti un culo così. Perché vi ho raccontato tutto ciò : perché un giorno potrebbe succedere a chiunque di voi o ai vostri figli di dover cambiare paese e ricominciare dal nulla.

Photographer:
Graziano Ferrari
Text:
Cinzia Cesana