FOTOGRAFIA EUROPEA 2022
FOTOGRAFIA EUROPEA 2022
UN’INVINCIBILE ESTATE
Reggio Emilia, 29 aprile – 12 giugno 2022
Ispirata alla frase di Albert Camus,
la XVII edizione del Festival di Reggio Emilia
torna all’insegna delle forze interiori che ci portano
verso quell’invincibile estate al cuore dell’uomo.
I Chiostri di San Pietro, Palazzo da Mosto,
i Chiostri di San Domenico, Biblioteca Panizzi, Galleria Santa Maria,
Spazio Gerra, i Musei Civici, Collezione Maramotti, Fondazione I Teatri e gli spazi
del Circuito OFF accolgono mostre di grandi maestri e di giovani esordienti
Direzione artistica del Festival, composta da Tim Clark e Walter Guadagnini
Festival di fotografia di caratura internazionale promosso e prodotto da Fondazione Palazzo Magnani
insieme al Comune di Reggio Emilia e con il contributo della Regione Emilia-Romagna.
“Imparavo finalmente, nel cuore dell’inverno, che c’era in me un’invincibile estate”*: questa la frase del grande scrittore francese Albert Camus alla quale si ispira il concept dell’edizione 2022 di Fotografia Europea.
In un momento di grande sconvolgimento, di passaggio e di crescita, successivo a numerose e straordinarie traversie che ormai definiscono la nostra epoca, la frase di Camus induce a una riflessione sulle forze interiori che guidano l’uomo, come individuo, nelle sue azioni in ogni momento della sua vita, mentre stiamo lentamente riemergendo dalla pandemia di Covid-19.
Un principio che vuole sottolineare altri elementi della natura umana: la sua capacità di resistere alle avversità, di non essere sopraffatti dalle difficoltà del momento, e naturalmente il coraggio, senza tralasciare la capacità di persistere non grazie alla speranza (che Camus disprezzava perché la considerava “equivalente alla rassegnazione”), ma attraverso le scelte concrete del presente, in tutte condizioni – favorevoli e sfavorevoli – che ci vengono proposte dal mondo.
A partire da queste premesse, la traduzione di queste tematiche nel linguaggio della fotografia, e, per estensione naturale, della cultura visiva in generale, si concentra proprio sui temi della resistenza così come sulle differenti reazioni possibili a fronte dell’emersione di una nuova realtà: dunque, momenti di passaggio, che implicano la trasformazione da una condizione all’altra, seguendo anche una riflessione di Zadie Smith: “When an unfamiliar world arrives, what does it reveal about the world that came before it?” (Quando arriva un mondo sconosciuto, cosa rivela sul mondo che lo precede?). Poiché ora abbiamo la possibilità di ri-esistere, ci troviamo in un momento in cui considerare le scelte relative al proprio ruolo nel mondo, dal punto di vista creativo e non solo; essere coraggiosi e onorare l’importanza di sapere sempre guardare al mondo con occhi aperti. La volontà dunque di attraversare “l’inverno” nella consapevolezza che esiste veramente, dentro di noi, “un’invincibile estate”.
*A. Camus “Ritorno a Tipasa”, 1953