“NUOVA FORMULA MIGLIORATA”
Punto 1: Nuova formula migliorata è la più grande bugia che potessi inventarmi.
La Normalità è l’unico metro di giudizio che conosco, l’unico modo che ho per analizzare le cose che esistono nel mondo.
È l’unica costante che viene insegnata all’uomo fin dai suoi primi anni.
La Normalità seppur non quantificabile, è apparentemente ben definita nell’ideale etico e sociale proprio all’uomo, è parte dell’essere umano più di quanto se ne renda conto.
L’analisi portata a compimento con questo lavoro è una semplice evoluzione della ricerca iniziata alcuni anni fa.
Tristemente siamo abituati a pensare che il passare del tempo abbia come conseguenza immediata il perfezionamento.
La verità è che l’essere umano, quale entità vivente è costretto dalle leggi naturali ad un costante ed inarrestabile mutamento, cosi come le sue idee, la sua reazione agli stimoli e il modo in cui si relaziona con lo spazio che occupa.
In conclusione, Nuova Formula Migliorata non è migliore, non è nuovo e non è neanche diverso. Con questo lavoro vi ho detto delle cose che non ho mai avuto il coraggio di dire prima, e rimango sereno sapendo che non le capirete mai.
Nuova Formula Migliorata è la più grande bugia che potessi inventarmi.
Instagram: vincenzo__borrelli
BIO
Vincenzo Borrelli(Aversa, 1992) Si interroga sulla Normalità che diventa in ogni sua forma il soggetto unico della sua ricerca fotografica. Insiste e si ripete fino all’esasperazione in modo da restituire quella forsennata ciclicità che contraddistingue la società di cui fa parte.
Nel 2015 si laurea in fotografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli, nello stesso anno produce una pubblicazione indipendente dal titolo “Rudimenti Di Fotogrfia Normale” che descrive in dettaglio la sua ricerca e che in seguito diventa una mostra personale.
Nel 2016, la mostra “NFM-Nuova Formula Migliorata” conclude il concept sviluppato nei due anni precedenti. Successivamente viene selezionato come finalista per il premio “Sette Opere per la Misericordia” e come finalista del “Premio Nazionale delle Arti 2016/2017”.
Nel 2017 partecipa alla fondazione del collelttivo fotografico “Proteo Poto Research” , un collettivo che ha come fine ultimo quello di difendere l’autorialità della fotografia.
Nel 2019 si specializza con il massimo dei voti in Fotografia presso l’Accedemia di Belle Arti di Napoli con una tesi intitolata “Analisi Oggettiva”. Il lavoro “Analisi Oggettiva” verrà poi raccolto in un catalogo.
Le sue opere sono state esposte presso la Serrao Gallery (Parigi, Francia), la A01 Fine Art Gallery (Napoli), la Galleria Nazionale Delle Marche (Urbino), la Fondazione Circolo Artistico Politecnico (Napoli), il Salone delle Esposizioni (Torino), l’Ex Fornace Gola (Milano) e presso la Pinacoteca d’Arte Contemporanea “Domenico Cantatore” (Ruvo di Puglia).