Una giornata al Giambellino
La ballata del Cerutti
Artista: Giorgio Gaber
Pubblicazione 1960
Genere: Ballata
Suono di corda di chitarra
Etichetta Ricordi
La canzone è una ballata che fa la parodia a quelle celebrative tipiche della musica nordamericana, la maggior parte delle quali venivano composte in onore di eroi della patria. In questo caso, infatti il protagonista è una persona all’apparenza del tutto ordinaria, che ha un nome e cognome di fantasia molto comuni, “Cerutti Gino”, ed è un giovane di vent’anni scansafatiche e frequentatore di un bar della periferia milanese, nel quartiere Giambellino. Una sera, il Cerutti vede una Lambretta lasciata in una strada e cerca di rubarla, ma viene visto da qualcuno che chiama la polizia, arrestato e condannato a tre mesi di carcere, da cui uscirà in anticipo con il condono dopo una lunga ramanzina del giudice, guadagnandosi il rispetto degli amici, che lo etichetteranno come “un tipo duro”.
I luoghi descritti sono identificabili, così il bar del Giambellino esisteva veramente, ed è realistica anche l’atmosfera ricreata nella canzone[1]
Il quartiere (Lorenteggio) Giambellino è divenuto celebre in tutta Italia grazie a una citazione in una canzone di Giorgio Gaber, La ballata del Cerutti, ispirata ai personaggi del “Bar del Giambellino”, all’epoca frequentato dal cantautore milanese e posto al civico n. 50 di via Giambellino.[12]
Fonte Wikipedia
Ph: Daniela Iraci
Styling: Linda Loef
Make-up and hair: Pierluigi Tavelli
Model: Anna Virzi@whynotmodels
Backstage: Mauro Cerizzi
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