Viaggio in Armenia

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La sua attività spazia dall’architettura allo still-life, dal design al food e un clic su Personal, nel suo sito, apre la sezione dedicata ai suoi progetti personali. Viaggio in Armenia è uno di questi. Come è nato questo lavoro? Guido Valdata, 31 anni,  free lance photographer, nel 2014 fotografa l’Armenia, una nazione conosciuta per la sua storia millenaria e travagliata, ma il suo sguardo si concentra sulla realtà di questo paese oggi, nella sua quotidianità. “È l’Armenia a colori fatta di matrimoni, gite all’aria aperta, pellegrinaggi, pranzi conviviali. Un’Armenia vitale, di studenti universitari, di ristoranti e sale da concerto, di venditori di funghi, legna e pannocchie lungo le strade di campagna, di volti fissati nell’immobilità della preghiera e sguardi incuriositi che seguono il forestiero. Una terra dove spesso si trovano le testimonianze di un passato sovietico, ancora molto presente sul territorio nelle sue rovine industriali e in alcune architetture governative e civili”, spiega l’autore. Quando presenta le sue immagini allo SpazioKappa32 nel giugno scorso, ottiene un bel successo.

“L’esposizione delle mie fotografie ha riscontrato un enorme interesse da parte del pubblico in generale e si è aperto con piacere anche un mondo di collegamenti, dall’Ambasciata d’Armenia in Italia a tanti personaggi di spicco che  vivono a Milano, fino agli artisti e ai musicisti e questo porterà, spero presto a un’ esposizione in Casa Armena, il luogo storico della comunità, nel cuore di Piazza Velasca”. Ed ecco la genesi del progetto: “Viaggio in Armenia è partito come un reportage di viaggio, una scelta assolutamente istintiva, accompagnata naturalmente dalla conoscenza della storia ma senza l’idea di un indagine sul territorio. L’intenzione era chiara, cioè volevo riportare attraverso le immagini le tracce di un itinerario, E sono tornato con un corpo di foto che raccontavano un’Armenia normale e contemporanea” dice Guido Valdata. Il suo racconto  parte da Erevan per arrivare a Dilijan nella provincia di Tavush, una zona circondata da foreste e denominata Piccola Svizzera. ”Ho trovato un mondo genuino girando nelle città e nelle campagne e movendomi in un territorio tra un monumento e l’altro, cercando di approfondire il senso del viaggiare” precisa il fotografo.

E la popolazione armena come ha accolto il suo arrivo?      

“ Con piacere e con riconoscenza”

E quali sono stati i commenti?

“Finalmente qualcuno racconta l’Armenia senza intenzioni politiche o senza andare a scavare nel dolore ma manifesta interesse e curiosità verso un’Armenia più neutra o almeno non carica di quella dose massiccia di significato del dolore. È la stessa reazione per tutti i paesi che hanno vissuto la tragedia e il trauma della guerra”.

E il suo prossimo obiettivo?

Ruscire a portare Viaggio in Armenia al Festival della Fotografia Etica di Lodi.

 

Viaggio in Armenia di Guido Valdata

Interview by: Mariateresa Cerretelli

Introduzione alla mostra di Ermanno Arslan e Carlo Ottaviano Casana.

Galleria Spazio Kappa 32

Le fotografie sono state stampate dall’Autore con una stampante Epson Stylus Pro 4900 e inchiostri Epson su carta Canson Platine Fibre Rag 310gr. La tiratura è stata limitata a 12 copie, con certificazione firmata dall’Autore.

Photographer:
Guido Valdata
Special thanks to:
Galleria Spazio Kappa 32
Interview by:
Mariateresa Cerretelli