Dressed & Undressed

“LIVING DOLL”

“LIVING DOLL” a photographic exploration by Daniela Iraci

 

18 febbraio – 4 marzo 2025

Spazio Patrizia Fabri Hats

Corso Monforte 25, Milano

 

Siete pronti a scoprire un mondo inaspettato? Dal 18 febbraio al 4 marzo 2025, vi
invitiamo a immergervi nella mostra fotografica “LIVING DOLL” di Daniela Iraci, negli
spazi di Patrizia Fabri Hats, elegante negozio di cappelli in Corso Monforte 25, a Milano.
Una curiosa mostra dedicata alle bambole, fotografate nella loro vita fantastica e
misteriosa. Le immagini della fotografa raccontano la femminilità attraverso lo
storytelling simbolico di bambole vintage. L’universo femminile è il focus del racconto di
Daniela Iraci che, lavorando con soggetti inanimati come le bambole, riesce a
trasmettere una potente carica emotiva. Le sue bambole si fanno interpreti di storie,
sono modelle in posa, ragazze che attraversano la città, percorrono spazi e luoghi.
Piangono, ridono, si nascondono dietro make-up o abiti appariscenti e, sospese tra
presente e passato, raccontano emozioni universali, intime e collettive.
Questo lavoro, che l’autrice ha iniziato nel 1997 ed è in continua evoluzione, attinge
dalla sua formazione nel mondo della moda e dal suo essere donna che vive e si muove
in un contesto urbano.
“Quando viaggio, spesso porto con me alcune bambole e alcuni look da fotografare –
spiega Daniela Iraci – Loro rappresentano me stessa, ciò che vedo, il mio punto di vista,
la mia visione e così diventano interpreti e protagoniste di luoghi, contesti, situazioni.
Sono una proiezione del mio viaggio di vita. In ciascun ritratto c’è un ricordo, un
pensiero, una sensazione provata. Questa è la funzione della fotografia: immortalare
attimi fugaci dell’esistenza. Io provo a farlo usando questa proiezione, nella quale
ciascuna donna può riconoscersi e trovare frammenti di se stessa”.

Barbara Silbe, giornalista, curatrice e critica esperta di fotografia, che ha supportato
Daniela nell’organizzazione dell’esposizione, racconta:
“La relazione artistica dell’autrice con le sue bambole, che fotografa in contesti urbani, ha
molteplici simbologie. Un semplice oggetto ludico, nelle sue inquadrature, si trasforma
prima in soggetto delle storie che racconta, poi in metafora, ancestrale archetipo di
sogni, paure, emozioni che attraversano lei e l’intero universo femminile. La formazione
di Daniela Iraci come fotografa nel mondo della moda ha contribuito ad affinare il suo
sguardo estetico, attento però alle contraddizioni del nostro tempo. Tratta le bambole
come modelle sulla passerella, come passanti eleganti che attraversano la città in abiti
vistosi, sospese tra le auto in corsa e i loro pensieri. I nostri.”
Gli scatti sono esposti negli spazi di Patrizia Fabri Hats che si rivela la cornice perfetta
per ospitare questo connubio tra arte e moda. Nel negozio, che si presenta come una
piccola galleria, le fotografie saranno esposte insieme ai cappelli delle nuove collezioni
2025, realizzati a mano nello storico laboratorio di Roma, con pregiati feltri di
produzione europea, paglie, e ricercate materie prime vintage.

 

Bio Daniela Iraci
www.danielairaci.com

Daniela Iraci lavora nella moda da molti anni, prima come assistente e poi come
fotografa. Ha fatto esperienze nel campo della grafica e dell’art direction in alcuni studi
di Milano e, dal 1997, si è concentrata sulla realizzazione di immagini fotografiche come
ricerca artistica parallelamente all’attività che svolge. Nelle sue opere è evidente una
forte presenza di colori mediterranei, ma non sono assenti sottili contaminazioni di
gusto dal Nord Europa e dall’Estremo Oriente. A volte tutto questo viene realizzato con
il “collage”, mescolando fotografie di moda con vecchie cartoline, tessuti, fiori e altri
materiali. Alcune di queste immagini sono pubblicate sul libro “Fashion Leftovers” edito
da Crash Magazine (Francia) e Diesel, Biz Magazine (Turchia), Addict! Magazine (Belgio).
La sua ricerca artistica ha due direzioni: le bambole e la moda interpretata con la tecnica
del collage. Le prime sono animate da una fervida e fantastica vita interiore e
rappresentano la sua ricerca di un mondo perduto e idealizzato; il collage rappresenta
la volontà di costruire e smontare un contesto ricercato e senza tempo.
Ha pubblicato editoriali per molte riviste in tutto il mondo, tra queste: Ad!dict Magazine
(Belgio), Biba (Francia), Cosmopolitan (Italia), Cosmo Girl (Hong Kong), Elle (China), Flair
(Italia), Glamour (Germania), Io Donna (Italia), Marie Claire (Belgio), Seventeen, Vanity
Fair (Italia), Vogue Pelle e Vogue Gioiello (Italia).

Popdam Magazine

https://www.popdam.org

Da aprile 2011 pubblica Popdam Magazine, rivista online dal taglio sperimentale, no
profit, che ha l’obiettivo di dare voce e visibilità a chi voglia mostrare il proprio talento
creativo

Mostre
“Rencontres Internationales de la Photographie” (collett.) – Arles – 1998
“BAMBOLA” fotografie e video (personale) – Magazzini Generali – Milano 1998
“PISTILLI” (personale) Foyer del Teatro di Casale Monferrato (Luciano Bobba) – 1999
“Mutation” (collettiva) Ad!dict Gallery – Bruxelles –2000
“Ritrovarsi nello specchio: frammenti di consapevolezza” (collettiva) – Museo Ken Damy –
Brescia 2001 – Roberto Mutti curatore
“HYPE” (collettiva) – Publicis ADV– Milano – 2005
“BOXING” Complesso del Vittoriano – foto e video sulla boxe olimpica – Roma – 2010

 

BIO Barbara Silbe
Giornalista, curatrice e critica esperta di fotografia, Barbara è direttore responsabile
della rivista di cultura fotografica EyesOpen! Magazine – www.eyesopen.it – che ha
fondato nel 2014. Scrive di arte, fotografia, tecnologia, cultura e turismo anche sulle
pagine del quotidiano il Giornale, per la rivista Il Fotografo, e per diverse altre testate
italiane (Mediaset, Il Domani, Style, Arbiter, O’Magazine, Espansione, Auto Italiana e
altre). Esperta di editing editoriale, ha partecipato a numerose giurie di premi fotografici
locali, nazionali e internazionali e ha curato numerosi eventi di fotografia, oltre a libri e
rassegne monografiche e collettive. Collabora con musei, aziende e case editrici come
curatore indipendente, insegna visual storytelling ed editoria fotografica presso diversi
istituti scolastici e presso la Panorama Academy / Ecampus. Ha ideato e curato l’asta
benefica “La fotografia diventa nobile”, che ha visti coinvolti 178 autori per una raccolta
fondi eccezionale andata interamente a favore di Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi
Cistica Onlus. Cura ormai da quattro anni l’edizione italiana della mostra dedicata al
premio “Sony World Photography Award”, uno dei più vasti e importanti contest di
fotografia al mondo, che viene ospitata al Museo Diocesano di Milano. Cosa non poco
rilevante, è un’ambientalista e una viaggiatrice.

 

Bio Patrizia Fabri Hats – Antica Manifattura Cappelli

È un laboratorio artigianale che preserva la tradizione del cappello fatto a mano, una
rarità nel mondo della produzione in serie. Fondata nel 1936 da una famiglia di
cappellai toscani, la bottega è stata acquisita da Patrizia Fabri nel 2003 per mantenere
viva questa eccellenza. Oggi Patrizia Fabri continua a produrre copricapo artigianali nel
suo laboratorio di Roma, utilizzando oltre 2000 forme di legno antiche raccolte nel
corso degli anni. Ogni cappello è un pezzo unico che racconta storie di eleganza,
raffinatezza e bellezza senza tempo, incarna la tradizione del Made in Italy. La sua
attenzione ai materiali naturali e anche vintage, al design e allo stile contemporaneo ha
conquistato le più prestigiose griffe internazionali come Valentino, Givenchy, Elie Saab,
oltre ad artisti come Madonna e Lady Gaga. Le sue creazioni hanno anche adornato le
scene di teatri prestigiosi come il Teatro dell’Opera di Roma e il Teatro Massimo di
Palermo www.patriziafabrihats.it

Patrizia Fabri Hats Milano – Corso Monforte, 25, Milano

Patrizia Fabri Hats Roma – via dell’Oca 34, Roma

Antica Manifattura Cappelli – via degli Scipioni 46, Roma

 

Graphic designer: Jamie Ambler https://www.shine-nyc.com

 

“LIVING DOLL” a photographic exploration by Daniela Iraci

18 febbraio – 4 marzo 2025

Spazio Patrizia Fabri Hats

Corso Monforte 25 – Milano

Opening: 18 febbraio dalle 16 alle 19,30

Orari: Lunedì 15,30 -19,30; Martedì-Sabato 10,30-13,30/14,30-19,30 (chiuso domenica)

Daniela Iraci sarà presente dalle ore 15,30 alle ore 19,30 anche nei giorni di:

sabato 22 febbraio, sabato 1° marzo, martedì 4 marzo e gli altri giorni su appuntamento: daniela@popdam.org +39 335-8250567

INSTAGRAM: @daniela.iraci; @lasilbe; @patriziafabrihats; @popdam_magazine

 

Ufficio Stampa:
Barbieri & Ridet
C. so di Porta Romana 98, Milano 20122
Tel. +39-02.58328232
Email: br@barbieriridet.com

GREEN WINTER 2024

Thanks to:

 

PH @Daniela.Iraci, www.danielairaci.com
MUA: @AlessandraDeVito_
MODEL: Amira Pinheiro @Amiira
@WomenManagementMilano

 

Brand:

ADELBEL

AGL

FLORANIA

GIUGLIA.

LA CARRIE

MRZ

MS MIAO YAN

OSCAR MAMOOI

SAN ANDRES

SCAGLIONE

SIMON CRACKER

SOLO TRE

 

 

Sweet Nightmare

Sweet Nightmare by Filomena Guzzo

Un sogno vivido in cui un incubo bizzarro arriva, plasma, incanta.

Tutto senza paura, perché cosciente che al risveglio si trasformerà in una favola.

L’incubo avvolto in un rotolo di carta avvolge, crea vortici,

trasformando l’apparente oppressione in uno Sweet Nightmare.

Quando ci si sveglia da un incubo, la semplice realtà si trasforma in sogno.

 

 

Bio

Filomena Guzzo, è un personaggio eclettico che opera tra la linea sottile dei sogni e

quella della realtà, attraverso la ricerca visionaria che spazia tra l’arte, la moda e il design.

Le sue installazioni sono eventi emotivi in cui aprire gli occhi significa, sorprendersi, sognare.

Tra i successi degli ultimi anni:

Paratissima Think Big Arte fiera Bologna, finalista per grandi esposizioni;

Finalista RoPlastic prize, Rossana Orlandi, Fuorisalone Milano;

Special event presso Steve Mccurry Animals Bologna ;

Special guest evento moda sostenibile Parigi, Los Angeles, Hong Kong.

Esperta cool hunter e fashion designer collabora da circa 20 anni con

Zoom on Fashion Trends, rivista specializzata nel settore tendenze, per il progetto

editoriale The materials’ Green book e quaderni tendenze.

I suoi abiti sono la sintesi di questo background vario e articolato.

Docente di comunicazione e tendenze moda presso accademie e scuole di settore

a Milano, Bologna, Firenze, Parigi.

La ricerca resta sempre la base verso l’altezza dei sogni.

Gian Paolo Barbieri – Beyond Fashion

29 Arts In Progress Gallery Milan in collaboration with the Fondazione Gian Paolo Barbieri present “Gian Paolo Barbieri: Beyond Fashion”,

a retrospective exhibition celebrating the Italian Photographer’s work running until the 31 August 2024 at the House of Lucie Ostuni, Ostuni Corso Garibaldi 164 Puglia, Italy.

Accanto a molti capolavori di Barbieri, saranno esposte anche alcune fotografie inedite, che spaziano dagli anni ’60 agli anni 2000, frutto di un’approfondita ricerca condotta all’interno dell’archivio dell’Artista.

Gian Paolo Barbieri è riuscito a dare un volto unico alla moda italiana, che nessuno aveva ancora saputo immaginare, diventando complice e compagno di quegli stilisti che l’avvento del made in Italy avrebbe trasformato in protagonisti di una nuova era del costume e del fashion.

Al loro fianco, lui interpreta la stagione più bella di quella nuova effervescenza.

Ma il percorso espositivo propone al pubblico anche immagini innovative in termini di ambientazioni e styling, frutto dell’inconfondibile ingegno dell’Artista: una fotografia ironica e allo stesso tempo colta, ricercata e provocatoria, ricca di rimandi alla storia dell’arte, di eclettici set outdoor in location esotiche e citazioni cinematografiche, eco dell’esperienza giovanile fatta a Cinecittà, a Roma.

Dal suo punto di vista, infatti, la moda senza arte è nuda e vuota.
E qui le donne delle immagini in mostra si liberano per l’occasione delle pose più canoniche della fotografia di moda, per farsi portavoce di una nuova eleganza non convenzionale che ne rivela il lato più disinvolto e sensuale.

Barbieri – vincitore nel 2018 del premio Lucie Award come Miglior Fotografo di Moda Internazionale (Outstanding Achievement in Fashion) – è fotografo prezioso, sempre: nelle luci studiatissime e anche calibrato, attraverso l’antica familiarità col cinema e col teatro, nel trucco, nell’immobile sospensione delle pose.

Gian Paolo Barbieri affascina, sconcerta, tocca il cuore e la mente di chi guarda. Ed è anche questa la funzione della fotografia e, più in esteso, dell’arte.

 

Gian Paolo Barbieri (Milano, 1935)
Da oltre 60 anni, Gian Paolo Barbieri è uno dei fotografi internazionali più influenti nell’ambito della moda. Collaborando alla realizzazione delle più grandi campagne pubblicitarie per marchi internazionali come Valentino, Gianni Versace, Gianfranco Ferré, Giorgio Armani, Bulgari, Yves Saint Laurent, Dolce & Gabbana, Vivienne Westwood e tanti altri, il lavoro di Barbieri ha riempito, con i suoi scatti iconici e senza tempo, per interi decenni, le pagine di Vogue Italia, Vogue Paris, Vogue America, L’Officiel, GQ e Vanity Fair. Classificato come uno dei migliori quattordici fotografi di moda dalla rivista Stern, Barbieri è un artista sempre più presente all’interno di prestigiose collezioni museali, tra cui il Victoria and Albert Museum e la National Portrait Gallery di Londra, il Kunstforum di Vienna, il MAMM di Mosca e l’Erarta Contemporary Art Museum di S. Pietroburgo, il Musée du quai Branly di Parigi e la Nicola Erni Collection in Svizzera. Le sue immagini sono state raccolte in molte autorevoli pubblicazioni come Artificial (1982), Gian Paolo Barbieri (1988), Tahiti Tattoos (1989), Madagascar (1997), Equator (1999), A History of Fashion (2001), Dark Memories (2013), Skin (2015) e Fiori della mia Vita (2016). Nel 2018 Gian Paolo Barbieri ha ricevuto a New York il Lucie Award 2018 come Miglior Fotografo di Moda Internazionale (Outstanding Achievement in Fashion). Nel giugno 2022, ’L’uomo e la bellezza’, il primo film-documentario realizzato sull’opera e la vita dell’Artista vince il premio del pubblico nella sezione Biografilm Art & Music del Biografilm Festival 2022 di Bologna. Il film è distribuito nelle sale cinematografiche in Italia dal 2022 e in streaming su Sky e Now.

 

House of Lucie
House of Lucie è uno spazio di fotografia contemporanea che presenta mostre temporanee, conferenze, workshop ed eventi. House of Lucie è stata fondata nel 2016 da Hossein Farmani come spazio di fotografia contemporanea con la mission di esporre il lavoro straordinario dei vincitori dei Lucie Awards e di portare avanti la sua passione per la scoperta, il collezionismo e la condivisione del lavoro fotografico di talenti locali e internazionali. Lo spazio ospita anche gli innumerevoli vincitori dei concorsi fotografici e premi internazionali organizzati in diversi Paesi del Mondo (Usa, Cina, Giappone, Francia, …) da Lucie Foundation per sostenere il lavoro di fotografi professionisti, non professionisti e studenti.

 

Fondazione Gian Paolo Barbieri
La Fondazione Gian Paolo Barbieri, costituita nel 2016 dallo stesso Artista, è un’ istituzione culturale che opera nel settore delle arti visive e che persegue finalità di promozione della figura artistica del Fondatore, delle sue opere fotografiche e di tutti i beni materiali e immateriali che ne testimonino l’attività artistico-creativa nonché, più in generale, di promozione della fotografia storica e contemporanea e di ogni altra forma di espressione culturale nelle sue diverse realizzazioni. Gian Paolo Barbieri, presidente dell’omonima Fondazione, è uno dei fotografi più influenti della seconda metà del Novecento. L’attività della Fondazione pone le sue basi sull’ archivio che conserva preziosamente tutto il patrimonio artistico di Gian Paolo Barbieri, ponendosi, come scopo principale, la conservazione, tutela, gestione, protezione, acquisizione, archiviazione, catalogazione, autenticazione e promozione dell’archivio e delle opere del Fondatore alla collettività per la diffusione della cultura fotografica, in Italia e nel mondo. Rivolto ad un pubblico eterogeneo interessato come addetti al settore, studiosi, appassionati e cultori del mondo della fotografia, della moda e dell’arte, vengono attuate una serie di iniziative il cui punto di partenza risiede in questo patrimonio attraverso pubblicazioni di libri, esposizioni fotografiche, mostre, eventi, lectures e convegni. Si aggiungono, inoltre, attività legate alla formazione dei giovani in collaborazione con istituzioni universitarie ed artistiche per visite in sede, workshop e attività formative coerenti con le finalità sociali.

 

29 ARTS IN PROGRESS è un’importante galleria d’arte fotografica, situata nel cuore di Milano, nello storico quartiere di Sant’Ambrogio. La galleria rappresenta il lavoro di fotografi riconosciuti a livello internazionale (tra cui Gian Paolo Barbieri, Mario Testino, Greg Gorman, Rankin e Michel Haddi) e dedica particolare attenzione al ritratto e alla fotografia di moda. Sin dalla sua apertura la galleria ha curato esposizioni in partnership con musei pubblici e privati, tra i quali: V&A Museum, Londra; Hong Kong Arts Centre; Palazzo Reale e Triennale di Milano; Museo delle Culture di Lugano e Nicola Erni Collection in Svizzera. I co-fondatori e direttori della galleria, Eugenio Calini e Luca Casulli, guidano 29 ARTS IN PROGRESS con l’obiettivo di soddisfare i più alti standard nel collezionismo di fotografie d’arte.

 

The Lucie Awards
I Lucie Awards sono stati lanciati nel 2003 come parte della missione della Lucie Foundation di onorare i maestri della fotografia, scoprire e coltivare talenti emergenti e promuovere l’apprezzamento della fotografia in tutto il mondo. Nel corso degli anni, la Lucie Foundation ha reso omaggio a oltre 172 tra le figure più importanti della fotografia contemporanea attraverso i Lucie Awards. Questo evento biennale onora i più grandi successi della fotografia. La comunità fotografica proveniente dai Paesi di tutto il mondo rende omaggio ai risultati fotografici più eccezionali durante la cerimonia di premiazione presso la Carnegie Hall di New York. Dopo l’acclamato gala del 20° anniversario dello scorso ottobre, la Lucie Foundation annuncerà il vincitore del Lucie Impact Award 2024 questo novembre. I Lucie Awards quest’anno rinnoveranno il formato degli Awards dal vivo e saranno nuovamente live nel 2025, come evento biennale. In tale occasione verrà premiato il gruppo successivo di eccezionali Lucie Honorees. Hossein Farmani è il fondatore della Lucie Foundation e presiede i Lucie Awards insieme a Susan Baraz.

 

GIAN PAOLO BARBIERI: BEYOND FASHION
House of Lucie Ostuni, fino al 31 agosto 2024

Orari di apertura: dal mercoledì alla domenica, dalle 19 alle 22, accesso gratuito.

Informazioni
House of Lucie Ostuni: ostuni@houseoflucie.org – Leonardo Petraroli: +39 351 3463642

29 ARTS IN PROGRESS gallery: info@29artsinprogress.com

Richieste Stampa: Beverley Luckings, beverley@beverleyluckings.com – + 44 7472916283

Blue Summer 2024

Photographer: www.danielairaci.com

 

Blue Summer 2024

Brand:

AGL

HUI

CLOE 

LA CARRIE

MALLONI

MARTINO MIDALI

MOMONI

SIRIVANNAVARI

VICOLO DENIM COUTURE

CHAU RISING

SURKANA

Sparkling Silver

Sparkling Silver May 2024

 

Photographer – www.danielairaci.com

Model – AMIRA PINHEIRO – Women Management Milano

Styling – DI

MUA – Alessandra De Vito

 

Brand:

GENNY SS2024

 

SUNNY SPRINGTIME 2024

Photographer: www.danielairaci.com

MUA: Isabella Sabbioni

Model: Naya Amazonas

Styling: DI

Model Agency: 26modelsmilano.com

 

 

BRAND:

MARYLING 

MALLONI 

AGL 

CIVIDINI 

SCAGLIONE

STETSON

MISS BIKINI 

12PM

MARTINO MIDALI

ARU 

LA MILANESA

DAVII

ADELBEL

KIMONORAIN

MRZ 

Italian Spring Romance

Photographer: www.danielairaci.com

 

SS2024

GENNY

MOMONÍ

CIVIDINI

OGR SHOES 

STETSON

ALBERTO ZAMBELLI

AGL

SURKANA

MRZ

IXOS

ATSUSHI NAKASHIMA

KHOSROV

OSCAR MAMOOI

12PM

 

Unpublished Photo 2024@MUSEC Lugano

AL VIA LA QUINTA EDIZIONE DEL
CONCORSO FOTOGRAFICO
UNPUBLISHED PHOTO 2024

Sono aperte le iscrizioni all’edizione 2024 del concorso internazionale UNPUBLISHED PHOTO (UP). Giovani fotografi nati fra il 1994 e il 2006 hanno tempo fino al 15 aprile per sottoporre i loro portfolio. Il concorso è promosso dalla Fondazione culture e musei (FCM) e dal MUSEC di Lugano, in collaborazione con la 29 ARTS IN PROGRESS gallery di Milano e l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia
Unpublished Photo è un progetto volto a individuare giovani talenti della fotografia contemporanea, di età compresa tra i 18 e i 30 anni. L’obiettivo è promuovere e valorizzare le tendenze dell’arte fotografica attraverso un’azione a sostegno della creatività senza limiti, per questa ragione il concorso è a tema libero
Giunto quest’anno alla sua quinta edizione, il progetto richiama ogni anno un numero crescente di giovani artisti da tutto il mondo. L’iniziativa è stata lanciata dalla galleria milanese 29 ARTS IN PROGRESS, ed è poi stata ripresa dal MUSEC di Lugano, con l’intento di rafforzare la collaborazione transfrontaliera e sostenere la valorizzazione del lavoro dei giovani artisti.
Una giuria composta da personalità di spicco del mondo della cultura e della fotografia selezionerà quattro autori tra i partecipanti.

Il concorso UP24 assegna al primo classificato un premio monetario di CHF 3’500; mentre dal secondo al quarto classificato ricevono CHF 500 ciascuno.
I quattro vincitori sono inoltre premiati con la pubblicazione di un catalogo edito dalla FCM che contiene tutte le fotografie presentate a concorso, e da una mostra a Lugano, nella sede del MUSEC. Le spese di tali attività di valorizzazione ammontano a CHF 50’000 e sono coperte interamente dalla FCM.
La mostra al MUSEC di Lugano che si terrà dal 31 ottobre 2024 al 2 marzo 2025 sarà l’occasione per richiamare collezionisti e appassionati di fotografia e per far scoprire al pubblico le nuove tendenze e i linguaggi espressivi del panorama contemporaneo internazionale. A complemento della mostra saranno organizzati una serie di eventi collaterali dedicati agli appassionati di fotografia.
Al termine dell’esposizione, le opere esposte entreranno a far parte delle collezioni del MUSEC, arricchendo così un patrimonio fotografico che conta oggi oltre 40.000 opere dalla metà dell’Ottocento ai giorni nostri.
Come partecipare
Possono partecipare tutti i fotografi nati fra il 1994 e il 2006.
I candidati possono sottoporre dal 12 febbraio fino al 15 aprile 2024 (alle 12:00 ora locale) i progetti fotografici, composti da 10 immagini stilisticamente coerenti su un tema prescelto, una descrizione del progetto e una breve biografia.

Modulo di adesione online e regolamento del concorso disponibili al seguente link https://www.fcmusei.ch/contest/
MUSEC, Lugano

 

Alcune informazioni  sui primi due vincitori del concorso Unpublished Photo 2023 la cui mostra attuale è al MUSEC.
W.VV.VV un artista digitale e fotografo non binary di 29 anni.
In particolare la serie “Psytopia”, esplora paesaggi fantastici attraverso la fotografia rosa pastello e i filtri
 AR, con l’intento di promuovere riflessioni profonde sull’esistenza e la trasformazione sociale. 
L’odissea artistica di W.VV.VV è coinvolgente e visionaria. In “Psytopia”, documenta con precisione scene urbane notturne 
in città giapponesi, dalla vivace Tokyo alla suggestiva Hiroshima, immergendosi in innumerevoli notti e albe. Il suo 
sguardo attento e la prospettiva unica evocano un senso struggente di solitudine nel cuore della frenesia urbana. Ogni
 immagine funge da porta verso un regno psicologico, invitando gli spettatori a un viaggio di introspezione.

Madeleine Brunnmeier è nata nel 1995 nel Sud della Germania. La sua vena creativa era già evidente nei disegni che 
realizzava da bambina. Da adolescente ha iniziato a sperimentare con la fotografia, utilizzando un dispositivo digitale,
scoprendo una connessione straordinaria, quasi magica, con il mondo visivo. 
I protagonisti del portfolio “Gestalten” (2020-2023) sono uomini e donne di tutte le età, ritratti nelle loro case indossando 
l’intero guardaroba. L’abbigliamento perde così la sua funzione primaria e diventa materiale scultoreo, capace di rivelare 
l’identità profonda di ciascun individuo. Brunnmeier, che è stata in qualche modo ispirata dai sontuosi costumi del folclore 
europeo antico utilizzati nei tradizionali carnevali, ha scelto di lavorare con una tecnica analogica qui: un ritorno alle radici del mezzo fotografico e una stimolante sfida creativa.

Per informazioni sul concorso e ufficio stampa per la Svizzera
Alessia Borellini
Tel. +41(0)58 866 69 67/60; e-mail: press@musec.ch

Ufficio Stampa internazionale
Beverley Luckings
Tel. +44 7472916283
e-mail: beverley@beverleyluckings.com

“Roxy Beat”: behind the stage

“ROXY BEAT”: BEHIND THE STAGE

Emotional photography is the definition that best suits my work as a photographer; every single photo, every single work as varied as a kaleidoscope is inevitably filled with my experience, with my emotions. The photographic act overlaps and inevitably intersects with everything that permeates my days: ideas, readings, passions, music, pain, hopes and fears. It is therefore a necessary, instinctive act of action from which I cannot escape.

But if I reflect on the meaning of a single photograph I never know exactly what to do with it and what to deduce from it, but if I look at them all together I can intuit a meaning, an architecture and a trend that would otherwise be hidden in the folds of thought. It’s as if each of my photographs were a word that, if placed next to the others, constructed sentences revealing an otherwise unreadable discourse; through these combinations, these dissonances I decode my secret life, but the truest one. If I were to compare my work with the image to a literary composition it would undoubtedly be an elegy: a sincere, spontaneous, inevitably autobiographical poem, a confession that does not care about the form but the meaning.

I have never loved exercises in style as an end in themselves, exasperated technique, the dullness of form and aesthetics devoid of a content that aims to move. Behind the stage name “Roxy Beat” stands Italian photographer Rossana Battisti.

Born in Terni, based in Bergamo. Her practice mainly features self portraiture and experimentation with different materials and media and her work is characterized by a remarkable symbolism. Battisti considers that what makes dreams so powerful is that they carry a profound, enlightening knowledge and are capable of transmitting wisdom and energy.

 

https://www.rossanabattisti.com/

https://www.instagram.com/roxybeatphoto

https://www.facebook.com/roxybeatphoto